lunedì, luglio 31, 2006

"FELICITATIONS POUR LA COUPE!"

Ragazzi, come avete capito, sono stato in Francia e per un po' di quello parlo. E come si fa ad andare in Francia ad un paio di settimane dalla finale di Berlino e non vedere l'effetto che fa? Semplice: non si può. E allora forte del "mio" titolo da campione del Mondo ho varcato il confine un po' tronfio e pronto a sfottere (del resto chi mi conosce sa benissimo quanto riesco ad essere odioso quando parlo di calcio, lo ammetto). Però tanta supponenza me la sono dovuto rimangiare subito davanti alla sportività incontrata. I francesi con cui ho parlato hanno riconosciuto la sconfitta con un atteggiamento molto bello. Discorso a parte, ovviamente, merita il caso Zidane-Materazzi. Oltralpe sono assolutamente convinti di una cosa: l'aggressione c'è stata, ma di Materazzi su Zizou. Un esempio? Titolo di Paris Match: "Secondo per secondo l'aggressione di Materazzi a Zidane".
Altro esempio? In una splendida fattoria della Charente Marittime, lungo la cosa atlantica, io e Lina stavamo facendo colazione chiacchierando del più e del meno e decidendo cosa fare di una bella giornata di sole. Lina, ad un certo punto, si alza per prendere dell'altra spremuta e sulla porta incrocia un bambino di quattro-cinque anni figlio di una coppia francese che si trovava al tavolo vicino. Un bel bimbo che appena la inquadra, spara subito: "Félicitations pour la coupe!". La Lina non capisce bene anche perchè il pupo si mangia le parole. Interviene la giovane mamma e ridendo le spiega che il figlio parla della coppa del mondo di calcio. Risata generale, poi il bimbo precisa: "Materazzì, toc-toc", con chiara allusione. Altra risata. Del resto non si può avere tutto: ci riconoscono la vittoria, ma il loro Zizou non glielo deve toccare nessuno...