mercoledì, agosto 23, 2006

LA NAVE CHE AFFONDA

A questo punto mi auguro proprio che la Juve faccia veramente ricorso al Tar. Fin dall'inizio di Calciopoli ho detto e ripetuto che il marcio c'era e che la dirigenza della Juve doveva pagare assieme a tutti quelli che hanno gestito il calcio negli ultimi anni. Ma ora, dopo un processo ridicolo e dopo sentenze ancora più ridicole che hanno il gusto della vendetta e dell beffa più che della giustizia (quale logica sta dietro alla condanna in B con 17 punti di penalizzazione per la Juve e l'ammissione del Milan ai preliminari di Champions? Perchè è stato revocato alla Juve e dato all'Inter lo scudetto 2005/2006 sui cui non c'era alcun provvedimento? E lo scudetto 2004/2005, pure quello revocato, perchè non è stato assegnato ad altri? E si potrebbe continuare a lungo...) dico che la Juve fa bene a ricorrere alla giustizia ordinaria anche a costo di non poter più mettere piede in Europa per anni. La giustizia sportiva, che viaggia con regole tutte sue e che nulla hanno a che fare con le regole del diritto comune, è giusto che scompaia o che si adegui. Che si limiti a sanzionare squalifiche per quanto accade in campo e che lasci tutto il resto a giudici veri. Ormai le società di calcio sono aziende a tutti gli effetti con fatturati in milioni di euro e non è possibile giudicarle solo col metro sportivo. Signori: se volete vedere vero sport andate da un'altra parte, possibilmente dove scorrono molti meno soldi. Lasciate perdere il calcio, che non è più sport ma solo affari. E nessuna azienda verrebbe mai condannata per aver saputo fare bene i propri affari (ricordo che alla Juve, nonostante tutto, non è stato riconosciuto alcun illecito).
Intanto, con il concreto rischio di un blocco dei campionati, mi fanno sorridere le notizie di mercato sparate a tutta pagina con l'enfasi tipica di chi ignora quello che sta accadendo. La classica immagine dell'orchestrina che suona allegramente mentre la nave affonda.