venerdì, febbraio 25, 2005

LA SOLITUDINE DELL'ASSESSORE

Chi c'era riferisce di una discussione che dire accesa è dir poco. Mi riferisco a quella di ieri tra l'assessore comunale all'ambiente Michele Chiole e il vicepresidente della Provincia Leonardo Muraro. Oggetto: i provvedimenti per contrastare l'inquinamento da polveri sottili. I due si sono detti di tutto. Chiole avrebbe voluto che la Provincia prendesse una decisione chiara in materia, assumendosi la responsabilità di imporre misure restrittive ai comuni limitrofi. La sua idea rimane la solita: che tutti adottino la circolazione a targhe alterne almeno per due giorni alla settimana. Al momento la fa solo Treviso ma per cinque giorni su sette.
Ma da questo orecchio Muraro, e più di lui presidente Zaia, non ci sentono. Anzi, hanno invitato il Comune a sospendere ogni limitazione. Ieri il presidente Zaia, mentre Chiole e Muraro "discutevano", ha confidato: "Treviso avrebbe voluto che io ordinassi agli altri comuni di limitare il traffico, ma non lo farò. Invece chiederò al sindaco Gobbo sospendere le iniziative che sta portando avanti". Come dire: "volevano farmi passare per cattivo? E adesso che si arrangino". Poi ha aggiunto: "Mi hanno chiesto di prendere una posizione è io l'ho presa: che siano loro ad assumersi la responsabilità di portare avanti simili provvedimenti". Zaia avrebbe anche definito Chiole "più realista del re" considerata la sua tenacia nel difendere le targhe alterne anche quando la sua stessa giunta sembra essere contraria. Davvero un brutto momento per Chiole. E' sempre più isolato. A Ca' Sugana non trova appoggi, in Provincia meno che meno. E anche il gruppo di maggioranza borbotta infastidito da tutte queste limitazioni. Oggi sarà il giorno decisivo: la Giunta si riunirà per decidere se continuare con le limitazioni oppure sospendere.
Si accettano scommesse su come andrà a finire. Secondo me, lunedì gireremo tutti tranquillamente in macchina. Alla faccia delle Pm10.