CIAO, TURISTA, CIAO
Leggo su Repubblica.it che la Cina ha superato l'Italia nella classifica delle mete turistiche planetarie. Motivo del del sorpasso? I turisti sono un po' più freddino verso l'Italia per via dei prezzi alti e del servizio scadente. In testa rimane la Francia che, anzi, aumenta il numero di turisti. Chissà perchè, ma tutto questo non mi stupisce. In Francia ci vado spesso, l'ho girata in lungo e in largo e in ogni posto, anche in quelli più esclusivi, ho trovato da mangiare e da dormire a prezzi accessibili e con servizi di qualità.
Non si può dire lo stesso dell'Italia. Provate a mangiare a Venezia in un locale che non sia un ristorante di classe (accessibile ai pochi che possono permettersi il conto) e poi ditemi. E lasciamo perdere il confronto con i servizi pubblici e la tendenza a considerare il turista non come un ospite ma come un pollo da spennare, o il rispetto e la valorizzazione di monumenti e luoghi con una storia alle spalle.
Ecco un estratto dell'articolo:
"Il numero dei visitatori stranieri in Cina è salito a 41 milioni e ottocentomila, con uno spettacolare aumento del 27 per cento rispetto all'anno precedente, mentre i turisti in Italia sono scesi a quota 37 milioni e 100 mila, un calo del 6 per cento rispetto a un anno prima. Nella graduatoria, compilata dall'agenzia per il turismo dell'Onu, nel 2003 l'Italia era al quarto posto e la Cina al quinto: nei dodici mesi seguenti i due paesi si sono scambiati posizione. E' l'unica novità di rilievo in una classifica che rimane per il resto immutata al vertice, con la Francia in testa quale meta numero uno del turismo mondiale con 75 milioni e 100 mila presenze (+ 0,1 per cento sul 2003), seguita dalla Spagna con 53 milioni e 600 mila (+ 3,4 per cento) e dagli Stati Uniti con 46 milioni e 100 mila (+ 12 per cento)."
Non si può dire lo stesso dell'Italia. Provate a mangiare a Venezia in un locale che non sia un ristorante di classe (accessibile ai pochi che possono permettersi il conto) e poi ditemi. E lasciamo perdere il confronto con i servizi pubblici e la tendenza a considerare il turista non come un ospite ma come un pollo da spennare, o il rispetto e la valorizzazione di monumenti e luoghi con una storia alle spalle.
Ecco un estratto dell'articolo:
"Il numero dei visitatori stranieri in Cina è salito a 41 milioni e ottocentomila, con uno spettacolare aumento del 27 per cento rispetto all'anno precedente, mentre i turisti in Italia sono scesi a quota 37 milioni e 100 mila, un calo del 6 per cento rispetto a un anno prima. Nella graduatoria, compilata dall'agenzia per il turismo dell'Onu, nel 2003 l'Italia era al quarto posto e la Cina al quinto: nei dodici mesi seguenti i due paesi si sono scambiati posizione. E' l'unica novità di rilievo in una classifica che rimane per il resto immutata al vertice, con la Francia in testa quale meta numero uno del turismo mondiale con 75 milioni e 100 mila presenze (+ 0,1 per cento sul 2003), seguita dalla Spagna con 53 milioni e 600 mila (+ 3,4 per cento) e dagli Stati Uniti con 46 milioni e 100 mila (+ 12 per cento)."
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