STALIN E HITLER: CHI HA COMINCIATO?
E' un libro curioso quello di Viktor Suvorov, membro dei servizi segreti sovietici negli anni Settanta e poi fuggito in Inghilterra. Laureato alla Scuola Militare Superiore di Kiev, vive in una località segreta perchè sul suo capo pende una condanna a morte come traditore dell'Unione Sovietica non ancora revocata (almeno non lo era fino al 2000). Suvorov ha però scritto dei libri, tra cui uno particolarmente interessante che mi è capitato tra le mani qualche tempo fa e che adesso sto rileggendo: "Stalin, Hitler, la rivoluzione bolscevica".
Con un'ardita rilettura di documenti storici accessibili a tutti (articoli di giornali, periodici, libri, manuali militari, corrispondenza, l'opera omnia di Stalin) afferma che il dittatore russo manovrò Hitler fino a spingerlo a provocare la Seconda Guerra Mondiale in modo da preparare il terreno per l'invasione russa di un'Europa ormai stremata dai combattimenti. Arriva perfino a sostenere che Stalin sapeva dei progetti di di Hitler (definito dai vertici del politburo "Rompighiaccio della Rivoluzione") di penetrare in Unione Sovietica (operazione Barbarossa) e non fece niente per evitarlo, in modo da avere una scusa per affrontare l'esercito tedesco su un terreno molto favorevole, batterlo ed entrare in Germania e in Europa come liberatore. Tutto calcolato insomma. Suvorov, tra le altre cose, sostiene che la produzione bellica della Russia negli anni Trenta e Quaranta non era tipica di un paese che pensa a difendersi ma, al contrario, che si preparara ad un'invasione in grande stile. Carriarmati, caccia, aerei da bombardamento al suolo, addestramento di truppe aviotrasportate, guastatori, commando: sono solo una parte dell'elenco di preparativi bellici fatti dai russi a ridosso degli anni Quaranta. La conclusione, dopo oltre quattrocento pagine scritte con un stile un po' isterico ricco di punti esclamativi e di frasi in neretto o stampatello in modo da renderle ancora più forti, è che Stalin ha voluto la guerra più di Hitler. Anzi, che è stato il diabolico cervello che ha mosso il pazzo dittatore tedesco.
Una tesi singolare che sicuramente scucirà un commento ad un mio scetticissimo amico...
Con un'ardita rilettura di documenti storici accessibili a tutti (articoli di giornali, periodici, libri, manuali militari, corrispondenza, l'opera omnia di Stalin) afferma che il dittatore russo manovrò Hitler fino a spingerlo a provocare la Seconda Guerra Mondiale in modo da preparare il terreno per l'invasione russa di un'Europa ormai stremata dai combattimenti. Arriva perfino a sostenere che Stalin sapeva dei progetti di di Hitler (definito dai vertici del politburo "Rompighiaccio della Rivoluzione") di penetrare in Unione Sovietica (operazione Barbarossa) e non fece niente per evitarlo, in modo da avere una scusa per affrontare l'esercito tedesco su un terreno molto favorevole, batterlo ed entrare in Germania e in Europa come liberatore. Tutto calcolato insomma. Suvorov, tra le altre cose, sostiene che la produzione bellica della Russia negli anni Trenta e Quaranta non era tipica di un paese che pensa a difendersi ma, al contrario, che si preparara ad un'invasione in grande stile. Carriarmati, caccia, aerei da bombardamento al suolo, addestramento di truppe aviotrasportate, guastatori, commando: sono solo una parte dell'elenco di preparativi bellici fatti dai russi a ridosso degli anni Quaranta. La conclusione, dopo oltre quattrocento pagine scritte con un stile un po' isterico ricco di punti esclamativi e di frasi in neretto o stampatello in modo da renderle ancora più forti, è che Stalin ha voluto la guerra più di Hitler. Anzi, che è stato il diabolico cervello che ha mosso il pazzo dittatore tedesco.
Una tesi singolare che sicuramente scucirà un commento ad un mio scetticissimo amico...
15 Comments:
Chi??!
Affido la mia risposta a una persona a te molto vicina. Ha letto il libro? E come lo ha commentato?
Non vedo perchè ti senti chiamatato in causa.... Comunque la persona a me molto vicina il libro non lo ha letto e non lo farà nemmeno sotto tortura, te lo garantisco.
una teoria mai sentita ma davvero intrigante... io invece so di altri studi che attribuirebbero sia la I che la II guerra mondiale a una manovra occulta effettuata da certi poteri alle spalle dei governi (leggi finanza e banche) che volevano spingere i paesi europei a unirsi in un unico organismo (leggi europa) e dare così il via al controllo globale del mondo, attraverso l'america (leggi anglosassoni). in pratica chi ci ha liberati avrebbe in realtà lasciato che le guerre dilaniassero l'europa, anzi le avrebbero addirittura sostenute per poi arrivare e ricostruire, come fanno ancora oggi in altri paesi del mondo. Fantapolitica? By campanellino
Intanto ben tornato/a Campanellino, è un po' di tempo che non leggevo i tuoi commenti. Che dire? La tua teoria si sposa benissimo con quello che sta accadendo oggi in varie parti del mondo e, tutto sommato, è quello che tutti i grandi imperi hanno sempre fatto nel corso della storia.
Io so che il problema è stato quello di un marziano che non riusciva a comunicare con il resto dell'umanità. Allora ha pestato un piede per terra vicino all'ufficio del Terzo Reich. A Hitler il rumore è suonato come quello di un proiettile polacco, ha pensato a un attentato e ha invaso la Polonia. Semplice, no?
Il tuo problema è che non riesci ad uscire da certi schemi. Prima di criticare il libro, senza manco averlo visto, perchè non me lo chiedi? Te lo presto volentieri.
Sai come l'ho scoperto? Leggendo una recensione del Gazzettino che nel 2000 gli dedicò mezza pagina in apertura della cultura. Pezzo a firma di Favaro
>Sai come l'ho scoperto? Leggendo una recensione del Gazzettino che nel 2000 gli dedicò mezza pagina in apertura della cultura. Pezzo a firma di Favaro
E questa che cosa sarebbe? Una referenza??!
Ebbene sì, da certi schemi (quelli della logica) alla fine non riesco proprio a uscire... ;-)
Lasciamo perdere la logica, per favore. Qui si tratta di storia e di lettura di documenti: uno può essere più o meno d'accordo ma, almeno, prima di esprimere giudizi così netti come i tuoi dovrebbe documentarsi e verificare. Ti rinnovo l'offerta del libro.
Nomino tua morosa mio legale di fiducia, del suo parere mi fiderò ciecamente. :-))
Veramente il libro non lo ha letto nemmeno lei..
E ci sarà pure un motivo, no? Una studiosa di storia avrebbe dovuto azzannare quel libro alla gola, e invece...
Ma non avevi detto che non avresti più commentato questo post? Uno storico, inoltre, prima di criticare un libro lo prende almeno in mano e ne sfoglia qualche pagina...
>Ma non avevi detto che non avresti più commentato questo post?
Ho cambiato idea.
Insisto: se il libro è tanto interessante, originale e affidabile, non capisco come mai tu abbia scritto all'inizio: "la persona a me molto vicina il libro non lo ha letto e non lo farà nemmeno sotto tortura". Per lei dovrebbe essere interessante e invece non lo vuole neppure prendere in mano: perché?
Insomma, vuoi la guerra a tutti i costi... Mai detto che il libro è affidabile, ho chiesto solo di leggerlo prima di commentarlo. Chiedo forse troppo? Poi potrai dirne peste e corna o accenderci il fuoco nel caminetto (magari non con la mia copia, per favore) e sarà tutto nel tuo pieno diritto. Oppure, altro tuo diritto incontestabile, mi potrai semplicemente dire che non te ne frega niente. In questo caso però evita giudizi così netti.
Nessun giudizio netto. È che, ricordando qualche fatto storico assodato e confrontandomi anche con la tua dolce e gentile metà, ero un po' scettico sulla tesi. Tutto qui. :-)
Per il resto possiamo berci sopra, come ho già proposto a Belfagor nel post sul vicedirettore... Lo hai letto? :-))
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