domenica, maggio 08, 2005

PROVE DI RI-GUERRA FREDDA?

Così il presidente Usa J.W. Bush: L'errore Yalta. Parlando a Riga, definisce l'occupazione di Mosca dei Paesi Baltici e dell'Europa orientale, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, "uno dei più grandi errori della storia". E riconosce che gli Stati Uniti vi hanno avuto un ruolo e una responsabilità, accettando a Yalta di sacrificare "la libertà di piccole Nazioni". L'accordo tra i Grandi vincitori del conflitto mondiale - ammette Bush - "si collocò nell'ingiusta tradizione degli accordi di Monaco e del patto Molotov-Ribbentrop. Ma il tentativo di sacrificare la libertà in nome della stabilità lasciò un continente diviso e instabile".

Così risponde l'amico Putin, presidente russo: "Abbiamo già denunciato nell'89 il patto Molotov-Ribbentrop - dice a Le Figaro - ma ricordiamo che non fu molto diverso dall'accordo di Monaco tra Hitler e l'Occidente, che regalò i Sudeti a Berlino. Dovrebbero piuttosto suscitare sdegno i monumenti baltici alle SS. Il nostro popolo - ricorda - ha liberato 1 paesi europei dai nazisti. Altro che invasione. L'Urss fu decisiva: sbaragliò tre quarti della macchina bellica di Hitler. Il mondo non aveva mai visto un simile eroismo. La democrazia non si può esportare con armi e dollari. E se gli Usa pensassero a ritirarsi ora dall'Iraq, farebbero un secondo colossale errore".
Più duro il ministro degli esteri Lavrov: "Siamo stupiti - affonda - da chi dice oggi che l'Occidente non abbia mai riconosciuto questi Paesi come parte dell'Urss. Nel 1975 Usa, Europa e Canada firmarono ad Helsinki la distensione con l'Unione sovietica. Riconobbero la sua integrità territoriale e l'inviolabilità delle frontiere. Il presidente Ford dichiarò di sottoscrivere "con piacere". Urss erano anche gli Stati dove oggi Bush condanna la nostra occupazione".

Caspita! Ma in che anno siamo? 2005 o 1960?