DEL NEGRO E IL GAZZETTINO
Piccola gaffe del Gazzettino di Treviso, almeno agli occhi di un tifoso della Benetton Basket. Oggi nella pagina dello sport pubblica un articolo da titolo: "Del Negro a Treviso per Without Borders". Spicca una foto del giocatore ma con la maglia della Fortitudo Bologna, la rivale più "odiata" (sportivamente parlando) dai trevigiani.
Per chi non lo sapesse, Vinny Del Negro è stato l'indimenticato artefice del primo scudetto biancoverde. Arrivato sconosciuto a Treviso, ha trasformato una squadra da medio-bassa classifica in una compagine formidabile. Le sue evoluzioni richiamavano migliaia di tifosi al Palaverde che in quegli anni registrava il tutto esaurito spesso e volentieri. Poi Del Negro lasciò Treviso e fece fortuna in Nba.Per anni si è favoleggiato di un suo ritorno nella Marca. Ma non avvenne. Accadde invece qualcosa di peggio, almeno per i tifosi. Ad un certo punto, mi pare nel 1997, Del Negro accettò di tornare in Italia ma alla Fortitudo. I trevigiani se la legarono al dito, incavolati con lui e con la società che non aveva fatto nulla per riportare indietro l'asso americano. Inoltre Del Negro accettò la proprosta bolognese proprio pochi giorni prima di una sfida Benetton-Fortitudo al Palaverde. Me la ricordo bene quella partita. Il Palaverde era pieno come un uovo, ribollente di rabbia. Lo striscione più accomodante rivolto a Del Negro recitava in inglese: "Sporco traditore". Il resto, insulti. Per non parlare poi di un indimenticabile coro bolognese "Vinny De Negro lo abbiamo noi" che a momenti non scatena una vera battaglia. Lui non partì titolare, ma entrò a partita iniziata in mezzo ad un uragano di fischi. Proprio un bell'ambientino. La Fortitudo venne scofitta, schiantata da una magistrale prova di Henry Williams che fece più di trenta punti.
Bene. Il Gazzettino per annunciare il ritorno di Del Negro a Treviso come ospite di una manifestazione organizzata dalla Verde Sport non trova niente di meglio che pubblicare una sua foto con la maglia della Fortitudo. Ma una con la canotta trevigiana non ce l'avevano proprio? Brutta gaffe.
Per chi non lo sapesse, Vinny Del Negro è stato l'indimenticato artefice del primo scudetto biancoverde. Arrivato sconosciuto a Treviso, ha trasformato una squadra da medio-bassa classifica in una compagine formidabile. Le sue evoluzioni richiamavano migliaia di tifosi al Palaverde che in quegli anni registrava il tutto esaurito spesso e volentieri. Poi Del Negro lasciò Treviso e fece fortuna in Nba.Per anni si è favoleggiato di un suo ritorno nella Marca. Ma non avvenne. Accadde invece qualcosa di peggio, almeno per i tifosi. Ad un certo punto, mi pare nel 1997, Del Negro accettò di tornare in Italia ma alla Fortitudo. I trevigiani se la legarono al dito, incavolati con lui e con la società che non aveva fatto nulla per riportare indietro l'asso americano. Inoltre Del Negro accettò la proprosta bolognese proprio pochi giorni prima di una sfida Benetton-Fortitudo al Palaverde. Me la ricordo bene quella partita. Il Palaverde era pieno come un uovo, ribollente di rabbia. Lo striscione più accomodante rivolto a Del Negro recitava in inglese: "Sporco traditore". Il resto, insulti. Per non parlare poi di un indimenticabile coro bolognese "Vinny De Negro lo abbiamo noi" che a momenti non scatena una vera battaglia. Lui non partì titolare, ma entrò a partita iniziata in mezzo ad un uragano di fischi. Proprio un bell'ambientino. La Fortitudo venne scofitta, schiantata da una magistrale prova di Henry Williams che fece più di trenta punti.
Bene. Il Gazzettino per annunciare il ritorno di Del Negro a Treviso come ospite di una manifestazione organizzata dalla Verde Sport non trova niente di meglio che pubblicare una sua foto con la maglia della Fortitudo. Ma una con la canotta trevigiana non ce l'avevano proprio? Brutta gaffe.
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