E BRAVO CATCHER...
Rubo un post ad un amico, Catcher Bloch (letteraventidue.blogspot.com), milanista dichiarato e persona intelligente e gentile. Ma soprattutto un vero sportivo che ripugna le morali da quattro soldi. Con questo chiudo le trasmissioni su Milan-Liverpool. In attesa ovviamente dell'esito della Coppa Italia, se dovesse vincere l'Inter penso che dirò ancora qualcosa sulla straordinaria stagione del Milan, partito per stupire il mondo con dichiarazioni roboanti ("abbiamo la difesa più forte del mondo" e amenità) per poi però finire miseramente tra le risate di mezza Italia.
"La sportività, le fandonie e le reprimende moraliste
Ho metabolizzato. Nella vita ci sono cose più importanti per le quali provare dolore. In ogni caso mi asterrò da qualsivoglia commento (tecnico) sulla disfatta, dal momento che sprecare tempo ed energie per una squadra simile non mi pare proprio il caso (soprattutto ora che tifo Legnano).
Mi stupisce, però, il walzer di ipocrita sportività che alcuni blog (ma forse sarebbe meglio dire taluni commenti) tentano in tutti i modi di proprinarci. Abbiamo perso. Abbiamo dimostrato di essere la squadra fighetta d'Italia, belli, bravi e talentuosi ma che scoppiano in lacrime non appena si sbucciano un ginocchio. Abbiamo palesato la mancanza d'una qualunque spina dorsale, abbiamo chiarito di essere mosci, di squagliarci alla prima difficoltà manco fossimo l'AC Spercenigo.
Indi, per tutte le ragioni ora addotte, meritiamo d'essere sbeffeggiati, derisi, additati come esempio mirabile di deficienza sportiva. Lo meritiamo perchè, a parti invertite, avremmo fatto lo stesso. Ah che stolti, durante il rito della cicca all'intervallo! Tutti a ridere, alla faccia degli interisti e degli juventini: "Pensa come si rodono...", "Avranno messo su una videocassetta con i grandi trionfi di Herrera per consolarsi" "Sì, sì, in bianco e nero" "Domani sai come saranno tristi, proprio loro, con il tricolore in bella mostra che tra due settimane non se lo ricorda più nessuno!" "Quale tricolore?" "Ah ah ah ah!". E già pregustavo ironici post sull'amata propaggine del mondo telematico.
E invece. E invece abbiamo dimostrato ancora una volta che il Milan è il Milan, nel bene e nel male. Che la sindrome La Coruna (ma potremmo chiamarla anche Eindhoven) è materia in grado di appagare la sete della psicanalisi moderna. Che le squadre inglesi meritano di vincere perchè (spesso) sono inferiori, è vero, ma non mollano mai e basta un appiglio, una cima lasciata lì per caso e cazzo se tornano a galla! (Chiedere a Monaco per conferme). Loro sono il Calcio. Quello di chi non ci sta, quello di chi lotta, quello di chi canta you'll never walk alone e poi, dopo essere stato nel fango, guarda dall'alto gli aristosnob alla Seedorf. Shevchenko alla vigilia dichiarava alla Gazzetta: "Anche se non vinciamo non importa, nella vita c'è altro. Ci bastano gli applausi". Ma ci si può presentare a centrocampo in una finale di Coppa Campioni con 'sta anda?
E allora ben vengano gli sberleffi bianconeri, i risolini e le gomitate dei cugini, le prese per il culo più dure da mandar giù. Siamo a terra e potete infierire. Perchè noi avremmo fatto lo stesso. Ma per piacere risparmiateci i moralismi gnè gnè su chi deve tifare chi, tifare contro è sbagliato, siamo tutti amici, volemose bene che siam tutti italiani. Perchè quello proprio non lo posso sopportare".
"La sportività, le fandonie e le reprimende moraliste
Ho metabolizzato. Nella vita ci sono cose più importanti per le quali provare dolore. In ogni caso mi asterrò da qualsivoglia commento (tecnico) sulla disfatta, dal momento che sprecare tempo ed energie per una squadra simile non mi pare proprio il caso (soprattutto ora che tifo Legnano).
Mi stupisce, però, il walzer di ipocrita sportività che alcuni blog (ma forse sarebbe meglio dire taluni commenti) tentano in tutti i modi di proprinarci. Abbiamo perso. Abbiamo dimostrato di essere la squadra fighetta d'Italia, belli, bravi e talentuosi ma che scoppiano in lacrime non appena si sbucciano un ginocchio. Abbiamo palesato la mancanza d'una qualunque spina dorsale, abbiamo chiarito di essere mosci, di squagliarci alla prima difficoltà manco fossimo l'AC Spercenigo.
Indi, per tutte le ragioni ora addotte, meritiamo d'essere sbeffeggiati, derisi, additati come esempio mirabile di deficienza sportiva. Lo meritiamo perchè, a parti invertite, avremmo fatto lo stesso. Ah che stolti, durante il rito della cicca all'intervallo! Tutti a ridere, alla faccia degli interisti e degli juventini: "Pensa come si rodono...", "Avranno messo su una videocassetta con i grandi trionfi di Herrera per consolarsi" "Sì, sì, in bianco e nero" "Domani sai come saranno tristi, proprio loro, con il tricolore in bella mostra che tra due settimane non se lo ricorda più nessuno!" "Quale tricolore?" "Ah ah ah ah!". E già pregustavo ironici post sull'amata propaggine del mondo telematico.
E invece. E invece abbiamo dimostrato ancora una volta che il Milan è il Milan, nel bene e nel male. Che la sindrome La Coruna (ma potremmo chiamarla anche Eindhoven) è materia in grado di appagare la sete della psicanalisi moderna. Che le squadre inglesi meritano di vincere perchè (spesso) sono inferiori, è vero, ma non mollano mai e basta un appiglio, una cima lasciata lì per caso e cazzo se tornano a galla! (Chiedere a Monaco per conferme). Loro sono il Calcio. Quello di chi non ci sta, quello di chi lotta, quello di chi canta you'll never walk alone e poi, dopo essere stato nel fango, guarda dall'alto gli aristosnob alla Seedorf. Shevchenko alla vigilia dichiarava alla Gazzetta: "Anche se non vinciamo non importa, nella vita c'è altro. Ci bastano gli applausi". Ma ci si può presentare a centrocampo in una finale di Coppa Campioni con 'sta anda?
E allora ben vengano gli sberleffi bianconeri, i risolini e le gomitate dei cugini, le prese per il culo più dure da mandar giù. Siamo a terra e potete infierire. Perchè noi avremmo fatto lo stesso. Ma per piacere risparmiateci i moralismi gnè gnè su chi deve tifare chi, tifare contro è sbagliato, siamo tutti amici, volemose bene che siam tutti italiani. Perchè quello proprio non lo posso sopportare".
1 Comments:
Dopo aver letto Catcher chiudo con gli sfottò ai milanisti e brindo all'unico rossonero non ipocrita che mi è capitato di incontrare in questi giorni. Capisco il tuo stato d'animo, che poi era il mio e quello di Bucaniere (scusa se ti coinvolgo) due anni fa e anni fa ancora (Real Madrid e Borussia Dortmund). Allora accettammo tutte le prese per i fondelli possibili e immaginabili e siamo pronti ad accettarle anche per il prossimo anno (anche se spero tanto che non ce ne sia l'occasione).
Un'ultima cosa per regolare una qestioncina in sospeso: Stefanooo!!! Stefanoooooo!!! Stefanoooooooooo!!! Ma dove cavolo sei finito? Viene un po' qua: leggi, medita e impara. Una lezione di vita agli sbruffoncelli come te. Ho provato ad insegnarti come vanno le cose, ma purtroppo non ci sono riuscito. Non preoccuparti. L'anno prossimo, se mai ce ne sarà l'occasione, accetterò gufate e sfottò anche da te ma solo se mi prometti che la molli con l'ipocrisia e le false moraline. Per sempre...
(per capire andare al post qui sotto).
E in ogni caso, grande Catcher.
Ps: non ti conosco ma mi stai già simpatico.
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