LA RIVINCITA DI CUSTER
Ha fatto molto scalpore negli Usa un articolo della rivista americana Wild West che riabilita la figura del generale Custer (nella foto), protagonista della battaglia del Little Big Horn dove venne massacrato assieme a oltre 200 cavaleggeri dai Soux di Cavallo Pazzo e Toro Seduto. Custer, anche se mitizzato in decine di fim holliwodiani, è passato alla storia come un mediocre ufficiale, più attento alla propria gloria che alla vita dei suoi uomini. Quello che accadde al Little Big Horn, piccolo corso d'acqua tra sud Dakota e Montana, è ormai noto: Custer decise di dare battaglia senza aspettare i rinforzi condannando i suoi allo sterminio. Adesso c'è chi dice che, in realtà, il generale non commise alcun errore ma fu tradito dalla codardia del maggiore Reno che non coprì adeguatamente la sua manovra.
Sarà, ma la cosa non mi convince molto. Gli errori di Custer sono innumerevoli e una letteratura sterminata (cito solo due libri a mio parere molto belli: quello dello storico americano Stephen Ambrose "Cavallo Pazzo e Custer" e quello di Vittorio Zucconi "Gli spiriti non dimenticano") lo dimostra ampiamente. Il direttore di Wil West ha ammesso candidamente che parlare di Custer fa vendere copie, ma ritengo che il suo scoop non servirà a gettare buona luce su una figura già ampiamente condannata dalla storia.
2 Comments:
Napoleone ha avuto soltanto più fortuna
La razza ariana non conosce la sfiga, un concetto che appartiene ai deboli. Quello di cui lei parla è stato un tradimento, camerata Qoelet!
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