martedì, settembre 06, 2005

BUSH, CASTRO E KATRINA

Brutto periodo per giorgino Bush. Katrina getta gli Usa tra le nazioni del Terzo Mondo e lui non riesce a fare di meglio che criticare i soccorsi, inviare l'esercito con l'ordine di sparare per uccidere per garantire la sicurezza. Nulla di concreto, insomma, per soccorrere i sopravvissuti. Ma non solo, deve anche fare i conti con il suo orgoglio davanti a notizie come questa (Repubblica.it):

"Oltre 1.500 medici cubani sono pronti a partire per il sud degli Stati Uniti per collaborare all'assistenza dei sinistrati del l'uragano Katrina ma Washington non ha ancora formalmente accettato l'offerta di aiuto del suo storico "nemico". Ieri sera, Fidel Castro ha presentato il piccolo esercito di medici in camice bianco e borsa verde con i kit per i soccorsi, al centro congressi dell'Avana. "Sono trascorse 48 ore e non abbiamo ricevuto risposta alcuna alla nostra offerta. Aspetteremo pazientemente", ha detto il presidente cubano, che ha aumentato l'offerta di aiuti: 1586 medici e 34 tonnellate di medicine".

Accetterà giorgino gli aiuto di Castro? Sono aperte le scommesse. Intanto Fidel, sotto la barba, ride.