I CALCI IN CULO DI GENTILINI
Ragazzi che vergogna! Sì, vergogna. Sono ritornato da poco dalla presentazione in Piazza dei Signori del Treviso Calcio. Tantissima gente, entusiasmo alle stelle, giocatori e allenatore simpatici, tanti bambini, perfino gli ultras si sono comportati bene. Purtroppo, dopo un'ora e mezza, la parola è passata alle autorità e soprattutto al vice sindaco Giancarlo Gentilini. E' stato accolto da un mix di applausi e fischi, oserei dire ben distribuiti. Poi ha incominciato, parlando del caso stadio, a vaneggiare.
Ha parlato di "forze del male" che vorrebbero schiacciare il Treviso e quindi non farlo giocare al Tenni: "Ma _ ha detto _ dobbiamo essere noi a schiacciarle come cimici". Ha urlato paonazzo che Treviso non è una città che si possa "prendere a calci in culo" (testuale) e che il Treviso non deve fare l'emigrante con la "valigia di cartone in mano". Insomma un delirio, da far arrossire anche i più smaliziati. E tutto questo perchè ci sono delle leggi che parlano chiaro, quelle sulla capienza degli stadi e sulle norme di sicurezza, che devono essere applicate ma che sfavoriscono il Tenni. Però, visto che si va a ledere gli interessi della squadra di calcio e l'immagine della Lega che in dieci anni non ha mai affrontato seriamente il problema stadio, queste leggi devono essere disattese e chi tenta di farle applicare viene bollato come "forza del male". Della serie: "per gli amici le leggi vanno interpretate, per i nemici applicate".
Ha parlato di "forze del male" che vorrebbero schiacciare il Treviso e quindi non farlo giocare al Tenni: "Ma _ ha detto _ dobbiamo essere noi a schiacciarle come cimici". Ha urlato paonazzo che Treviso non è una città che si possa "prendere a calci in culo" (testuale) e che il Treviso non deve fare l'emigrante con la "valigia di cartone in mano". Insomma un delirio, da far arrossire anche i più smaliziati. E tutto questo perchè ci sono delle leggi che parlano chiaro, quelle sulla capienza degli stadi e sulle norme di sicurezza, che devono essere applicate ma che sfavoriscono il Tenni. Però, visto che si va a ledere gli interessi della squadra di calcio e l'immagine della Lega che in dieci anni non ha mai affrontato seriamente il problema stadio, queste leggi devono essere disattese e chi tenta di farle applicare viene bollato come "forza del male". Della serie: "per gli amici le leggi vanno interpretate, per i nemici applicate".
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