DONNE AL VOLANTE IN ARABIA SAUDITA?
Presto anche le donne dell'Arabia Saudita potranno avere la patente. Il paese musulmano più integralista del mondo, molto più di certi paese "piallati" dalla bombe americane dispensatrici di democrazia (e i terroristi dell'11 settembre? Quasi tutti sauditi...), si appresta a varare una riforma senza precenti: consentire alle donne di prendere in mano un volante. E perchè lo fa? Perchè, con estremo ritardo, sta prendendo forza una corrente riformatrice per l'uguaglianza dei diritti? Perchè sta avvenendo una presa di coscienza collettiva e il paese si sta avviando verso una democrazia vera? Assolutamente no. Molto più banalmente perchè gli importatori di auto, soprattutto tedesche, si aspettano un raddoppio del mercato della quattro ruote....Altro che teocrazia, altro che religione. Da Repubblica.it:
La patente auto per le donne è solo "questione di tempo" in Arabia Saudita. Il regno dell'islam più integralista del mondo, l'unico paese dove al sesso femminile è proibito impugnare un volante sta per fare inversione a U. In primavera una proposta di legge era approdata in parlamento, aprendo la strada alla patente rosa. L'autore della bozza normativa era stato sommerso dalle critiche e non erano mancate per lui anche minacce di morte. Ma ora arrivano segnali che vanno in senso opposto. A inviarli è proprio il settore dell'industria automobilistica, forse il più affidabile in una corte reale permeata dal silenzio e dalla formalità. Un'indagine condotta dal quotidiano arabo Asharq al-Awsat (scritto a Londra ma finanziato principalmente con fondi sauditi) tra una serie di analisti finanziari di Gedda e Riad ha rivelato che gli importatori si aspettano come minimo un raddoppio del parco auto. Gli esperti di marketing e pubblicità stanno mettendo a punto dei piani adeguati per catturare il pubblico femminile. "Molte aziende e molti investitori si stanno preparando alla competizione per guadagnare la maggior quota di mercato possibile in Arabia Saudita", ha confermato al quotidiano Muhammad Uajih Asharbatly, vicepresidente della ditta di importazione auto Samako, che opera soprattutto con aziende produttrici tedesche. Fra le innovazioni studiate per il pubblico femminile ci sarebbe un freno elettromeccanico che si aziona premendo un bottone. Un congegno molto sensibile per il quale non è necessario avere forza nei muscoli.
Nonostante non abbiano il permesso di guidare, le saudite sono considerate responsabili della metà degli incidenti stradali che si verificano nel regno. Un paio di mesi fa il governo di Riad aveva diffuso un rapporto sui rischi del traffico. Ebbene, le donne erano considerate il rischio per la sicurezza numero uno, essendo colpevoli di spalancare le portiere avventatamente, di attraversare la strada senza guardare (ma forse la responsabilità è anche del velo) e di distrarre il marito alla guida con alterchi su questioni futili. La legislazione saudita non prevede un vero e proprio divieto di guidare per le donne (tant'è che le linee aeree del regno hanno una donna pilota). Semplicemente, non è previsto che individui diversi da quelli di sesso maschile richiedano la patente.
La patente auto per le donne è solo "questione di tempo" in Arabia Saudita. Il regno dell'islam più integralista del mondo, l'unico paese dove al sesso femminile è proibito impugnare un volante sta per fare inversione a U. In primavera una proposta di legge era approdata in parlamento, aprendo la strada alla patente rosa. L'autore della bozza normativa era stato sommerso dalle critiche e non erano mancate per lui anche minacce di morte. Ma ora arrivano segnali che vanno in senso opposto. A inviarli è proprio il settore dell'industria automobilistica, forse il più affidabile in una corte reale permeata dal silenzio e dalla formalità. Un'indagine condotta dal quotidiano arabo Asharq al-Awsat (scritto a Londra ma finanziato principalmente con fondi sauditi) tra una serie di analisti finanziari di Gedda e Riad ha rivelato che gli importatori si aspettano come minimo un raddoppio del parco auto. Gli esperti di marketing e pubblicità stanno mettendo a punto dei piani adeguati per catturare il pubblico femminile. "Molte aziende e molti investitori si stanno preparando alla competizione per guadagnare la maggior quota di mercato possibile in Arabia Saudita", ha confermato al quotidiano Muhammad Uajih Asharbatly, vicepresidente della ditta di importazione auto Samako, che opera soprattutto con aziende produttrici tedesche. Fra le innovazioni studiate per il pubblico femminile ci sarebbe un freno elettromeccanico che si aziona premendo un bottone. Un congegno molto sensibile per il quale non è necessario avere forza nei muscoli.
Nonostante non abbiano il permesso di guidare, le saudite sono considerate responsabili della metà degli incidenti stradali che si verificano nel regno. Un paio di mesi fa il governo di Riad aveva diffuso un rapporto sui rischi del traffico. Ebbene, le donne erano considerate il rischio per la sicurezza numero uno, essendo colpevoli di spalancare le portiere avventatamente, di attraversare la strada senza guardare (ma forse la responsabilità è anche del velo) e di distrarre il marito alla guida con alterchi su questioni futili. La legislazione saudita non prevede un vero e proprio divieto di guidare per le donne (tant'è che le linee aeree del regno hanno una donna pilota). Semplicemente, non è previsto che individui diversi da quelli di sesso maschile richiedano la patente.
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