giovedì, settembre 27, 2007

VOGLIA DI SCOOP

Mamma mia a cosa può portare la voglia di scoop. Presente la storia del pensionato che ha rubato per fame un pacco di pasta da un supermercato della sardegna? Bene, era totalmente falsa, una bufala. Ora il cronista autore del pezzo verrà punito, ma quel caposervizio che ha pubblicato tutto e magari pompato il titolo perchè così faceva più effetto....

GUADANDO LE STRADE

Da Treviso a Venezia, in macchina vista la paralisi totale della linea ferroviaria, sotto un diluvio impressionante, guadando più che percorrendo strade trasformate in fiumi. Oltre due ore di viaggio col terrore che la piccola Ka verde pisello si fermasse sul più bello e magari in mezzo a un inatteso torrente. Attorno un panorama da New Orleans dopo Katrina, tra cui la drammatica immagine di un'auto completamente sommersa dall'acqua e abbandonata lungo la rotonda di San Giuliano alle porte di Mestre. Poi il fortunoso arrivo in piazzale Roma, il parcheggio (a pagamento: 20 euro per due ore. Ladri), la corsa a piedi sotto la pioggia e tra le calli per quantomento arrivare alla sede dell'ordine in tempo per il corso, ovviamente in stra-ritardo. Giornata pazzesca. Speriamo che tutto questo, alla fine, serva a qualcosa...

venerdì, settembre 21, 2007

ECHISSENEFREGA?

Scusate ma non resisto: questo è il titolo del Corriere.it
Laura Chiatti: «È vero, sto con Arca»
Commento spontaneo: echissenefrega? (scritto rigorosamente tutto attaccato)

LAVORO E SALUTE

Ok: il lavoro è importante, ognuno di noi deve fare del suo meglio, si deve impegnare e sacrificare. Tutti i giorni.
Certo: più si lavora e più si guadagna (in teoria...).
Ovvio: anche se si guadagna poco ma si riesce a praticare la professione che più ci piace, ognuno di noi è naturalmente portato a fare anche più di quanto gli verrebbe richiesto.
Vero: la competizione. Nel mio settore è la scintilla che ogni giorno ci spinge a correre di più, a dimostrare di essere sempre e comunque i più bravi.
Detto tutto questo, la verità: niente e nessuno, nemmeno il lavoro più bello del mondo, vale la nostra salute. Se il prezzo per fare il proprio dovere è ammalarsi o rischiare la pelle, allora il gioco non vale più la candela. Molte volte ci si rende conto di questo quando ormai è troppo tardi, altre i campanelli di allarme suonano in tempo. Per un carissimo amico il primo campanello è suonato, ora mi aspetto che gli presti attenzione. Altrimenti provvederò io (e non sarò il solo...) a metterlo sulla retta via. Uomo avvisato....

IL MINISTRO E L'APOSTROFO...

Perfino inutile tornare sulla triste vicenda del ministro della Giustizia Clemente Mastella che prende un lussuoso aereo di Stato per andare a seguire il Gran Premio di Formula Uno a Monza assieme al figlio. La figuraccia si commenta da sola. Ma Mastella ci tiene a puntulizzare lo fa nel suo blog, una lettura che consiglio a tutti.
Il ministro argomenta la sua difesa e scrive: "...ho chiesto un passaggio e sono arrivato a Roma per partire. Ho portato mio figlio con me, anche se Elio il biglietto per un volo di linea già l'aveva acquistato. Ma non capisco qual'è il problema. C'era posto. Parlate di problemi di opportunità politica? Di atteggiamento offensivo rispetto a chi fa una vita diversa e molto più dura? Lo capisco. Ma è solo l'aspetto apparente della questione. La questione a mio avviso è che c'è un tentativo politico di massacrarmi in base a un progetto preciso per far cadere il Governo".
Ora: va bene la voglia e la foga difendersi, ma un ministro della Repubblica dovrebbe difendere anche l'italiano e quell'apostrofo malandrina, oltra a una consecutio temporum non proprio perfetta, non fanno certo onore...

lunedì, settembre 17, 2007

SPAGNOLI IN RUSSIA E RUSSI IN SPAGNA

Volley, basket, rugby: settimana interessante per lo sport. Lasciamo perdere l'Italia e la tristezza delle sue nazionali, cariche di gloria ma arrivate alla classica e inevitabile tappa del ricambio generazionale. Lasciamo perdere pure il calcio, che oggi non è proprio aria...
Mi piace invece sottolineare altre cose. Il rugby ad esempio, disciplina che mi affascina sempre di più non tanto per quello che si vede in campo ma per il contorno, per la sua cultura, i principi. Prendete il match All Blacks-Portogallo di sabato sera valido per i mondiali francesi. Ovviamente senza storia: la marea nera ha sepolto i malcapitato lusitani demolendoli sotto un pesantissimo 103-13. Ma qui è scoccata la magia di questo sport. Alla fine i neozelandesi sono andati ad abbracciare i portoghesi, comunque contenti per essere riusciti a mettere a segno una meta. I tutti neri però non si sono limitato a un semplice gesto di sportività, sono andati oltre e hanno chiesto: "Volete la rivincita? Ce la rigiochiamo a calcio. Adesso.". E così è stato. Mentre il pubblico dello stadio di Marsiglia se ne stava andando, i giocatori delle due nazionali sono tornati in campo, hanno disegnato due porte utilizzando dei normali birilli da allenamento e via andare. Alla fine ha vinto il Portogallo: 3-1. Se non è vero sport questo...
Per volley e basket due semplici appunti: il trono continentale in entrambe le specialità se lo sono giocato, in finale, Spagna e Russia con risultati sorprendenti. Dove doveva vincere la Spagna (basket) ha vinto la Russia (guidata da coach Blatt, ex Benetton); dove doveva vincere la Russia (volley) ha vinto la Spagna. Senza contare che i russi sono diventati campioni in Spagna, e gli spagnoli in Russia. Se non è la bellezza dello sport questa...

domenica, settembre 09, 2007

IL SABATO PIU' AZZURRO

Nel basket è andata male: sconfitta di misura e bruciante contro la Lituania. Nel rugby il solito massacro: asfaltati dagli All Blacks, ma con onore... Nel calcio il solito strazio: triste zero a zero con i galletti francesi, a margine la vergona degli inni fischiati. Nel volley un sorriso: vittoria sulla Croazia, ma siamo solo alle battute iniziali degli Europei.
Per il sabato più azzurro della storia dello sport italiano non è certo un bilancio di cui vantarsi

FIOR DA FIORE PADANO

"Due buone notizie. La prima è che uno degli avvocati che difendeva quelle bestie ha deciso di rinunciare all'incarico; la seconda è che uno di quei farabutti ha tentato il suicidio". "Ci hai taciuto la brutta notizia: che non ci è riuscito". "Due vittime del governo Prodi, il vero assassino dei pensionati di Gorgo". "Basta soldi per pagare le strade ai terroni".
Ho colto fior da fiore (e molto ho lasciato da parte) di una serata passata sotto il tendone della festa padana della Lega. Parole e musica dei vari Luca Zaia, Roberto Calderoli, Leonardo Muraro. E dire che Gentilini non ha nemmeno parlato...

giovedì, settembre 06, 2007

ANCORA LA "MELA"


Eccolo qui: il nuovo ipod. In pratica un iphone ma senza la funzione telefono. O meglio: un ipod fornito della tecnologia touch-screen oltre che della possibilità di collegarsi ad internet attraverso le reti wi fi. Non nascondo un certo interesse...

mercoledì, settembre 05, 2007

LO SPETTACOLO DELLA PALLA OVALE

In Francia sta crescendo la febbre per il mondiale di rugby, ai nastri di partenza proprio in questo fine settimana. I francesi, si sa, sono grandi appassionati di palla ovale, una tradizione fortissima soprattutto nel sud del paese. Nel mio recente viaggo in Provenza ho potuto tastare con mano l'intensità di questa febbre: perfino giornali non proprio sportivi come "le figaro" o "le monde" hanno dedicato ampi servizi, in prima pagina, alla rassegna. Per non parlare delle pubblicazioni di cui le edicole sono piene o le trasmissioni televisive dedicate all'evento. La Francia, ovviamente, punta a conquistare quel titolo che le sfugge da sempre.
Tra tutto questo c'è posto anche per l'Italia, attesa da un debutto da far tremare i polsi: a Marsiglia contro i mitici All Blacks neozelandesi. I quali, tanto per non smentirsi mai, si stanno preparando per presentarsi al meglio, pronti ad "asfaltare" gli azzurri. Maniaci dell'allenamento e della perfezione in ogni dettaglio, si stanno allenando in un modo davvero singolare: scendono in campo con un occhio bendato, come tanti pirati. "Serve per migliorare la visione periferica", ha spiegato il ct Henry il quale, per inciso, teme molto l'Italia.
Io, fossi negli azzurri, temerei molto i tutti neri.

UNA STORIA CHE NON MI RIGUARDA

Ormai la cosa non mi riguarda più, come si suol dire "sono fuori dai giochi". Ma non posso fare a meno di continuare a seguire la vicenda di E polis, non fosse altro per l'innegabile affetto che provo per un progetto che ho contribuito a realizzare (almeno per la parte veneta) e da cui sono stato espulso non per mia volonta. Senza contare la grande amicizia che mi lega con alcuni colleghi. Tra tutte le cose che ho letto in questi giorni ce n'è una che proprio non digerisco: quando si dice che i 136 redattori di E polis possono tornare al proprio lavoro, che tutti hanno salvato il proprio posto. E' una cosa profondamente sbagliata. Quelli tornati al lavoro sono meno di cento gli altri, quelli con contratti a tempo determinato, sono rimasti a casa. Formalmente è vero che la nuova proprietà non ha licenziato nessuno. Si è semplicemente limitata a non rinnovare chi stava scadendo come un vasetto di yogurt riducendo, di fatto, il personale. Non mi interessa poi se lo ha fatto volontariamente o perchè obbligata dalla legge: questi, dal punto di vista di chi è rimasto per strada, sono dettagli.
Detto ciò, una pietra sopra al passato e un immenso in bocca al lupo a tutti i mie ex colleghi: anche da fuori vi sono vicino.

lunedì, settembre 03, 2007

RITORNI...

Oilà, tornati. Una settimana di vacanza passa presto, troppo presto. Ma è stata positiva. Come è stato (spero) positivo un altro ritorno: quello al mio giornale di origine. Un po' un rientro a casa dopo tanto vagabondare e tanta esperienza fatta al di là della barricata. E non è finita: se tutto va bene (incrocio le dita), a giorni dovrebbe iniziare un'alta bella avventura professionale. Come dire: la vita continua...