DECLINO DI UN GRANDE GIORNALE
E' molto triste vedere quello che accade al Gazzettino in questi giorni. La proprietà e la direzione stanno riducendo a brandelli il prestigio e l'autorità di quello che da oltre cento anni è il principale giornale del nordest. Oggi, anzi ieri vista l'ora in cui scrivo, l'amministratore delegato ha preso per se un'intera pagina, normalmente dedicata alla pubblicità, per pubblicare le sue risposte alle critiche del comitato di redazione. Fax, lettere, comunicazioni interne: l'A.D non ha lesinato particolari pur di mettere in cattiva luce cdr, corpo redazionale e giustificare la sua condotta.
Ora, non voglio entrare nel merito della questione ma mi limito ad alcune osservazioni: ma ai lettori che cosa gliene frega dei rapporti tra giornalisti e azienda? Non sono cose interne che all'interno andrebbero risolte? In poche parole, i panni sporchi non andrebbero lavati in privato e non in pubblico? Ma che cosa vuole ottenere l'A.D? Mettere alla berlina i suoi giornalisti, quelli che ogni giorno confezionano il prodotto lottando contro una concorrenza sempre più feroce e guardandosi dalle coltellate alla schiena di chi dovrebbe guidarli? Ma se ha divergenze interne non è in grado di risolverle attraverso i normali canali delle civile convivenza? Oppure sotto c'è dell'altro come dimostrare non ai lettori, ma a chi lo paga che lui è nel giusto e gli altri sbagliano? (Per Nietzsche: domanda retorica, ovvio che so la risposta...).
Altra questione: ma il direttore non dice niente? In questi casi non dovrebbe avere voce in capitolo?
Infine: ma l'A.D quella pagina destinata alla pubblicità l'ha pagata di tasca sua? Almeno questo spero l'abbia fatto.
Ora, non voglio entrare nel merito della questione ma mi limito ad alcune osservazioni: ma ai lettori che cosa gliene frega dei rapporti tra giornalisti e azienda? Non sono cose interne che all'interno andrebbero risolte? In poche parole, i panni sporchi non andrebbero lavati in privato e non in pubblico? Ma che cosa vuole ottenere l'A.D? Mettere alla berlina i suoi giornalisti, quelli che ogni giorno confezionano il prodotto lottando contro una concorrenza sempre più feroce e guardandosi dalle coltellate alla schiena di chi dovrebbe guidarli? Ma se ha divergenze interne non è in grado di risolverle attraverso i normali canali delle civile convivenza? Oppure sotto c'è dell'altro come dimostrare non ai lettori, ma a chi lo paga che lui è nel giusto e gli altri sbagliano? (Per Nietzsche: domanda retorica, ovvio che so la risposta...).
Altra questione: ma il direttore non dice niente? In questi casi non dovrebbe avere voce in capitolo?
Infine: ma l'A.D quella pagina destinata alla pubblicità l'ha pagata di tasca sua? Almeno questo spero l'abbia fatto.
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