Post strettamente personale: auguri ad Alberto e Agnese. Oggi, anzi ieri vista l'ora, si sono sposati, hanno convolato. Sono due tra i miei più cari amici. Alberto, professore di lettere al liceo classico, lo conosco da quando avevo 17 anni. Io studente, lui professore alle prime armi ma in un'altra sezione. Un giorno me lo vedo arrivare in classe, forse per una supplenza o forse perchè passava solo di lì, ormai non ricordo più. Mi ricordo perfettamente però come era vestito, in maniera molto particolare: camicia in flanella, cravattino tirolese e pantaloni di velluto. "Ma questo chi è?", la prima cosa che mi è venuta in mente. Al liceo, in breve tempo, ha spopolato. Del resto era l'unico prof. giovane in mezzo ad una serie di mummie da non dire. Attraverso comuni conoscenze siamo diventati ben presto amici e non ci siamo persi di vista nemmeno dopo la scuola.
Memorabili alcune serate a casa sua: grandi adunate, grandi mangiate e bevute magistrali rigorosamente a base di birra fatta in casa. Alcune sono tra i miei ricordi preferiti. Con lui poi ho scoperto che la Germania non è un paese senza qualità, soprattutto a tavola. Da grande cuoco, ci ha preparato (e ci prepara) delle prelibatezze sorprendenti. Ancora oggi ogni suo invito rappresenta un giorno speciale da segnare sul calendario. Abbiamo fatto anche qualche bel viaggio eno-gastronomo-culturale. Dove? In Germania, ovviamente.
Io e la mia dolce metà siamo stati tra i primi (se non i primi) a sapere della sua storia con Agnese, arrivata quando ormai eravamo tutti convinti che sarebbe rimasto sempre uno scapolone irremovibile. E invece... Oggi, anzi ieri, è capitolato. E noi, io e la mia dolce metà, eravamo lì ed eravamo contenti di esserci. Di gente dei tempi del liceo ce n'era poca, evidentemente certe amicizie erano più legate alla cucina che alla persona. Mi sono guardato attorno con un misto di malinconia e soddisfazione.
Ancora auguri Alberto, ancora auguri Agnese.